«Domani andiamo a lavorare»
oppure «ma che rimessa è?».
Gli arbitri, soprattutto dei campionati amatoriali, sanno bene già
di cosa sto parlando.
Quante volte avete sentito ripetere queste frasi?
Una condanna alla quale nessun arbitro può sottrarsi. La cosa più
divertente di tutte, però, è che nessun giocatore pensa che,
domani, anche il "povero" arbitro andrà a lavorare perché,
purtroppo, non si campa semplicemente sgambettando su un campetto
d'erba sintetica a dirigere le partite tra scapoli e ammogliati.
Ma si sa, ormai...