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martedì 30 dicembre 2014

Un buon 2015 sereno ed appassionato!

Con il rientro in campo, con le prime partite alle spalle, con le prime botte di freddo e di acqua che ti bagnano ovunque, salutiamo l'anno che verrà nella speranza che questa passione per questo sport visto da un punto d'osservazione esclusivo e particolare, non cessi mai e ci convinca a superare ogni ostacolo ed ogni situazione difficile nel migliore dei modi.

Nel piccolo della mia esperienza posso tranquillamente confermare che tanto più un arbitro e tranquillo e sereno della propria vita personale, tanto più facilmente riuscirà a trasmettere tranquillità e serietà mentre è coinvolto nelle decisioni in campo.
Passione e serenità non possono e non devono mai mancare.

Un abbraccio!

sabato 29 novembre 2014

Quella benedetta Domenica

Premetto che non vado particolarmente fiero di ciò che scriverò oggi ma è altresì vero che si tratta di un’esperienza di vita vissuta e, in quanto tale, spero che condividendola possa in qualche modo essere d’aiuto a chi la leggerà.
Chi fa attività nel tempo libero e, soprattutto nei fine settimana, sa perfettamente che questo porta spesso a dover fare alcuni sacrifici e rinunce. Soprattutto nell’ambito sportivo.
Quanti venerdì e sabati sera ci si è dovuti ritirare prima perché il giorno successivo ci sarebbe stato un appuntamento importante?
Ecco, capitava anche al sottoscritto ed a tutti gli arbitri in generale. Avere una partita alle ore 8:00 della Domenica mattina significa irrimediabilmente bruciarsi un sabato sera con gli amici e perdere poi l’intera Domenica soprattutto se il campo non è dei più vicini.
Per anni ho sempre fatto in modo che gli impegni si conciliassero e, devo dire, sono sempre riuscito a far quadrare tutto senza ripercussioni.
Non quel sabato però. Nonostante la designazione fosse arrivata con il solito anticipo, lo stesso anticipo c’era stato anche per una festa di compleanno di un mio amico.

mercoledì 19 novembre 2014

Gli arbitri ed i momenti decisivi

Soprattutto chi ha qualche anno di partite alle spalle sa perfettamente cosa intendo con questo titolo.
Capita spesso e sempre capiterà, ahinoi, che su una decisione rapida come un contrasto o un paventato fallo di mani e sul successivo ribaltone ci scappi inevitabilmente il goal mentre gli avversari sono ancora lì che mugugnano per quell'episodio contestato.
In effetti questo è il classico episodio che può cambiare volto al match anche e soprattutto in virtù del momento in cui accade e del risultato di quel momento.
Se le squadre sono pari e la partita è quasi sullo scadere, state pur certi che la partita rischierà di incattivirsi a tal punto che bisognerà ricorrere alle maniere forti se non si vuole lasciar sfuggire la situazione.
Ovviamente dipende sempre molto dall'intelligenza di chi ci sta di fronte ma è altresì vero che, arrivando alla fine di uno sforzo è anche difficile per un giocatore essere lucido e, pensare che accetterà la nostra decisione, è praticamente utopia.
Perciò armatevi di buona pazienza e di cartellini perché quello è il momento in cui bisogna veramente dimostrare di avere personalità.
Partiamo dal presupposto che, qualunque decisione avessimo preso, qualcuno ne sarebbe comunque stato scontentato. Soprattutto sugli episodi dubbi, dove tutti pensavo di avere ragione, alla fine sarà il nostro insindacabile giudizio a fare la differenza. E, a fare la vera differenza, sarà la personalità con cui decidiamo di portare avanti quello che noi pensiamo d'aver visto.
Evitare la presunzione ma anche evitare un tono dimesso quasi a sentirsi complici d'un torto, è quanto più difficile viene richiesto ad un arbitro a mio modestissimo parere.
Anche perché, così come il giocatore perde di lucidità, rischia anche l'arbitro in virtù dello sforzo fisico compiuto.
Perciò, partendo dal presupposto che qualcuno sicuramente vi borbotterà contro cercate di essere quanto più naturali possibili quasi a voler trasformare quell'episodio incriminato come un contrasto qualunque.
Qualcuno continuerà a dirvi che ha perso per colpa vostra (ignorando le centinaia di errori che ha commesso la sua squadra nell'arco d'una intera partita) ma state pur certi che così facendo eviterete toni ancora più ostili ma eviterete anche di veder minata la vostra figura professionale che prevede anche un potenziale errore all'interno di un match.
Questa è una cosa che la maggior parte dei giocatori ed addetti ai lavori non accetterà mai ma, essendo gli episodi soggettivi, i punti di vista possono e saranno diversi. Ed è inutile dilungarsi in discussioni. Tanto non serviranno a niente se non ad accendere gli spiriti.
Un conto è la comprensione. Un conto è tentare di fare i maestrini nel pieno di un'attività agonistica.
Perciò non vi fate intimorire ma cercate anche di restare coi piedi per terra.
Lo so, non è facile. Ma scriverlo e ricordarselo di tanto in tanto non può che far bene a tutti, me compreso.
 






domenica 9 novembre 2014

Gli arbitri e la posizione in campo

La posizione in campo di un arbitro, soprattutto nel calcio a 11 tradizionale, dovrebbe essere una di quelle cose che viene spiegata sin da subito.
Peccato che, sin da subito, si ha a che fare con campionati dove non esistono gli assistenti e quindi, l'arbitro, dovrebbe potenzialmente essere ovunque per vedere tutte le cose.
Le cose poi cambiano radicalmente nel calcio amatoriale con meno giocatori, laddove il fuorigioco non esiste ed è per questo che anche correre secondo il classico schema diagonale previsto per le partite importanti, diventa un "no-sense" che è preferibile non rispettare.

venerdì 17 ottobre 2014

Il ritorno

L'ultima partita era ormai datata 11 giugno 2012.
Solito torneo estivo amatoriale nella periferia.
Da quella data, i cambiamenti lavorativi e personali sono stati così tanti che è praticamente impossibile anche solo pensare di ricordarli tutti e tentare di ripercorrerli.
Ma, d'altronde, quando una passione è forte, riesce a restare sopita per mesi ed anche per anni per poi risbocciare non appena le situazioni tornano a stabilizzarsi.
E così è stato per il sottoscritto.

giovedì 18 settembre 2014

Preparazione al nuovo inizio

Il primo incontro è andato. 
Incontrare vecchi amici e nuove conoscenze è sempre piacevole ma nulla è più piacevole del tornare a riassaporare le sensazione del rientro in campo anche se solo per l'allenamento di preparazione in vista delle gare del prossimo campionato.
L'emozione era tanta, sono onesto. Molto più di altre volte dopo due anni passati con il lavoro ed i cambi di vita che ci hanno assorbito in tutto e per tutto. Ma quando una passione è forte non ci si può rinunciare per più di tanto tempo.

venerdì 15 agosto 2014

Da Settembre si ritorna sul campo

Come da titolo. Sono stati due anni di pausa forzata dovuti al lavoro che ha priorità su tutto ma, a settembre, si tornerà sui campi e con me torneranno anche i post delle mie avventure.
Sono onesto: arbitrare m'è davvero mancato. Non vedo l'ora di riprendere a fischiettare per il campo.