In
alcuni precedenti post avevo un po’ criticato il chiaroscuro di talune
regole che, non essendo specifiche, finiscono inevitabilmente per creare
equivoci e confusione con
ripercussioni sulla gestione della partita.
Questa
zona d’ombra però non v’è nel caso delle bestemmie. Questo è uno di
quei casi dove la regola è chiara e precisa e prevede l’espulsione
diretta quando questa viene
proferita in campo.
Qual è quindi il problema di questa regola, soprattutto nella gestione delle partite dei campionati amatoriali?
Qui,
ad essere in chiaroscuro è il linguaggio che è talmente intriso di
sfumature ed è talmente variegato da zona a zona che definirne dei
limiti diventa veramente difficile.
Così,
anche una regola chiara e precisa come questa, deve necessariamente
sottostare al buon senso dell’arbitro che dovrà essere in grado di
cogliere le suddette sfumature
nel tentativo di non compromettere la partita che è poi l’unica vera
protagonista da tutelare alla fine del discorso.