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martedì 24 aprile 2012

Gli arbitri e gli appelli...

Questa volta affronterò un argomento che la maggior parte dei non addetti ai lavori ignora del tutto: gli appelli e il controllo dei documenti.
Premetto che io stesso, prima di iniziare la carriera arbitrale, ignoravo l'importanza di questo momento.
La consegna dei documenti e l'appello sono il primo impatto sia per i tesserati che per l'arbitro. Come si suol dire "non esiste una seconda occasione per fare una prima buon impressione".
Ecco, come detto, ciò vale tanto per l'arbitro quanto per i tesserati.

Gli arbitri e gli amici...

Quest'oggi vi racconterò di alcuni tipi di arbitraggi rari ma possibili in ogni carriera arbitrale. Io mi concentrerò su quelli accaduti al sottoscritto.
Si tratta di arbitrare amici o, comunque, conoscenti che possono essere compagni di scuola o di lavoro, amici del gruppo che si frequenta e via discorrendo.
Come già accennato, si tratta di situazioni rare che, però, tutti gli arbitri sono costretti ad affrontare prima o poi.
Com'è meglio comportarsi?

lunedì 16 aprile 2012

Gli arbitri e i genitori...

Se prendete un qualunque arbitro di una qualunque disciplina sportiva e gli chiedete quali sono i soggetti che più interferiscono nel suo operato, beh, sono certo che al 99% vi risponderà: «i genitori».

In effetti, questa particolare categoria di soggetti, è spesso protagonista degli episodi più curiosi ma anche di quelli più spiacevoli sui campi di calcio e non solo...

martedì 10 aprile 2012

Ogni maledetta domenica

Ebbene si. Quest'oggi scriverò della mia peggior domenica. Non tanto come risultato delle mie decisioni sul campo. Anzi, quelle neanche le ricordo perfettamente a dire il vero.
Ricordo però che quel giorno diluviava. E diluviava così forte che solo chi ha abitato questa città (che per questioni di anonimato non citerò) può capire cosa voglia dire.
Borsa pronta come al solito, percorso studiato con minuzia. Ero pronto ad affrontare questo nuovo match.
Come al solito sarei dovuto arrivare al campo, di mattina, con i mezzi pubblici.
Ora, andare in giro con la borsa degli arbitri non proprio leggera e anche abbastanza ingombrante, con l'ombrello e cambiare due o tre mezzi pubblici già non è il massimo delle partenze. Ma diciamo che avevo ormai fatto l'abitudine e, più di tanto, non mi pesava.