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venerdì 30 marzo 2012

Episodi simpatici e non (1)

Buongiorno, quest'oggi vi allieterò la giornata con ricordi sparsi quà e là di episodi più o meno divertenti capitati al sottoscritto durante la mia carriera di arbitraggi. 
Comincerò prima di tutto a smontare me stesso, raccontando di quella volta in cui sono riuscito a 'saltare' una partita (e per fortuna) perché avrei seriamente rischiato il linciaggio.


giovedì 22 marzo 2012

Insulti, botte e risse... (2)

Come già vi ho accennato nel precedente post, non sono stati molti gli episodi violenti che mi hanno visto direttamente coinvolto. Qualcuno c'è stato, come già scritto.

Uno solo che ha gravato sulla mia persona fisica mentre, l'altro che vi racconterò stasera, riguarda la partita che ho arbitrato ma che con me, come persona, ha avuto, per fortuna, poco a che fare.

lunedì 19 marzo 2012

Insulti, botte e risse... (1)

Posso ormai affermare che non si tratta più di una coincidenza. Ogni volta che parlo con la gente di questa mia passione, quasi sempre, la prima domanda è: «ti hanno mai menato? E mai successa qualche rissa?».
Questa domanda, secondo me, riflette due cose. Da un lato, fa capire perché sia sempre carente la 'vocazione' di arbitri a diversi livelli in quasi tutti gli sport. Dall'altro lascia intravedere come, il timore di tutti, sia quello di non fare abbastanza bene.
Quello che la gente non comprende, insomma, è che se già entri nell'ottica di poter 'rischiare' vuol dire che, forse, è meglio evitare di perdere del tempo sul campo. Perché, il vero obiettivo di un arbitro, è quello di far divertire tutti cercando d'essere il più invisibile possibile ma anche riuscendo ad essere un giudice imparziale e credibile laddove serve.
Nonostante i 'proclami', un paio di episodi però, sono capitati anche a me e sono qui a raccontarveli.

venerdì 16 marzo 2012

La mia prima partita

Come accennato nel precedente post, quest'oggi, vi racconterò invece della mia prima partita ufficiale in FIGC. Una partita della categoria giovanissimi provinciali nel paese vicino a quello dove abitavo.
Ad aspettarmi c'era un arbitro più esperto che aveva anche incarichi di segreteria nella sezione che mi illustrò tutta quella parte 'burocratica' che non viene spiegata prima né al corso, né all'interno dei manuali.

giovedì 15 marzo 2012

Perché fai l'arbitro?

Cos'è che spinge una persona, ad un certo punto, a decidere di diventare arbitro?Io credo, a meno che non sia una tradizione di famiglia, che ci sia sempre un grappolo di diversi fattori che ti spingono, alla fine, a dire: «si, lo voglio fare».
Nel mio caso i fattori che mi hanno condizionato in questa scelta sono stati diversi. Una pesante litigata con il mister della società per la quale giocavo da terzino, a sedici anni, in Terza Categoria.
La pretesa da parte sua e della società di farmi pagare la quota annuale (nonostante fossi uno dei pochi 4-5 a presenziare sempre a tutti gli allenamenti e a tutte le partite della prima squadra e della Juniores) d'iscrizione ma, soprattutto, il fatto che mi fosse stata chiesta nello spogliatoio, davanti ai compagni, m'indignò a tal punto che optai per interrompere immediatamente quella mia avventura con quella è stata e resterà l'unica società per la quale ho mai giocato.

Calcio d'inizio

Buongiorno a tutti.
Oggi, 15 marzo 2012, nasce ufficialmente il blog dell'arbitro anonimo; altro non è che un diario in formato anonimo del sottoscritto.

Calcio d'inizio
Questo blog si pone come primo obiettivo quello di condividere momenti, racconti, storie e aneddoti reali di chi ha calcato innumerevoli campi delle periferie italiane del nord italia e, ancora oggi, continua a farlo a livello amatoriale.
Questa è infatti la mia breve biografia.