Posso ormai affermare che non si tratta più di una coincidenza. Ogni volta che parlo con la gente di questa mia passione, quasi sempre, la prima domanda è: «ti hanno mai menato? E mai successa qualche rissa?».
Questa domanda, secondo me, riflette due cose. Da un lato, fa capire perché sia sempre carente la 'vocazione' di arbitri a diversi livelli in quasi tutti gli sport. Dall'altro lascia intravedere come, il timore di tutti, sia quello di non fare abbastanza bene.
Quello che la gente non comprende, insomma, è che se già entri nell'ottica di poter 'rischiare' vuol dire che, forse, è meglio evitare di perdere del tempo sul campo. Perché, il vero obiettivo di un arbitro, è quello di far divertire tutti cercando d'essere il più invisibile possibile ma anche riuscendo ad essere un giudice imparziale e credibile laddove serve.
Nonostante i 'proclami', un paio di episodi però, sono capitati anche a me e sono qui a raccontarveli.