Pagine

giovedì 15 marzo 2012

Calcio d'inizio

Buongiorno a tutti.
Oggi, 15 marzo 2012, nasce ufficialmente il blog dell'arbitro anonimo; altro non è che un diario in formato anonimo del sottoscritto.

Calcio d'inizio
Questo blog si pone come primo obiettivo quello di condividere momenti, racconti, storie e aneddoti reali di chi ha calcato innumerevoli campi delle periferie italiane del nord italia e, ancora oggi, continua a farlo a livello amatoriale.
Questa è infatti la mia breve biografia.
Ho cominciato all'età di 17 anni, con l'AIA e quindi arbitrando nei campionati giovanili della FIGC. Tra un trasferimento di sede e l'altro, al fine di coordinare questo mio passatempo agli studi che avevo intrapreso, sono riuscito a raggiungere i campi di Prima Categoria. 
Principalmente per cause di forza maggiore ma, venuto meno anche lo stimolo e il tempo da dedicare, ho preso due anni sabbatici prima di riprendere la mia avventura a livello amatoriale tuttora in essere.
Proprio per questo ho deciso che questa mia idea dovesse rimanere, almeno per ora, anonima onde evitare che la mia passione per l'arbitraggio potesse essere messa in qualche modo a repentaglio o semplicemente influenzata.
Il blog non si occuperà né di calcio contemporaneo, né di calcio passato. Non nasce con lo scopo di giudicare niente e nessuno. Al contrario vuole essere invece una sorta di punto di vista differente rispetto a ciò che il lettore sportivo è ormai ciclicamente abituato a leggere. 
Vuole raccontare della figura dell'arbitro, di come vive questa figura la passione per questo sport e, soprattutto, vuole mettere a nudo pregi e difetti di quest'esperienza. 
Non solo, per la prima volta in assoluto, un arbitro 'qualunque' vi racconterà di tutti quegli episodi che capitano sui campi (e credo anche più spesso di quanto non ci si aspetti) ma che raramente escono al di fuori delle mura dello spogliatoio perché, da sempre, l'arbitro è colui che non sbaglia mai... o almeno così insegnano a dire.
D'altronde, la maggioranza dei tifosi, è abituata ad arbitri di altissimo livello che hanno ben poco a che vedere con chi, invece, si confronta quotidianamente con la passione di chi adora giocare a calcio. Giusto chi allena i ragazzini, giusto chi segue i figli nei campi più sperduti dell'Italia, giusto chi si addentra in un qualche ruolo nelle leghe più basse della FIGC può, forse, a malapena immaginare quanto mi appresterò a scrivere nei prossimi mesi. 
Beh, se questo arriverà a voi nel modo giusto, sono ben certo che vi farete una bella risata e, forse, capirete che uno sport, vale per quello che è: uno sport. Punto e basta.




Nessun commento:

Posta un commento