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venerdì 17 ottobre 2014

Il ritorno

L'ultima partita era ormai datata 11 giugno 2012.
Solito torneo estivo amatoriale nella periferia.
Da quella data, i cambiamenti lavorativi e personali sono stati così tanti che è praticamente impossibile anche solo pensare di ricordarli tutti e tentare di ripercorrerli.
Ma, d'altronde, quando una passione è forte, riesce a restare sopita per mesi ed anche per anni per poi risbocciare non appena le situazioni tornano a stabilizzarsi.
E così è stato per il sottoscritto.


Come più volte preannunciato, un altro grosso cambio personale dopo due anni veramente intensi mi ha riportato ad una vita più "normale" ed a poter così continuare a dedicare del tempo alla mia passione da arbitro.
Così, il 15 ottobre 2014, dopo oltre due anni di assenza, sono ritornato a calpestare i campetti in erba sintetica del calcio amatoriale in una vera partita di un torneo.
Ammetto di essermi emozionato molto più della mia prima partita quando, sinceramente, non sapevo neanche bene cosa stessi facendo.
I tempi sono stati piuttosto stretti e non ho avuto molto tempo per godermi l'atmosfera ma, il fischio d'inizio, ha segnato una soddisfazione incredibile.
Partita liscia e, devo dire, forma piuttosto ritrovata. Anche perché da quel 11 giugno 2012 sono dimagrito di quasi 15 chilogrammi e, sul campo, la differenza si è fatta sentire eccome. Mi sentivo molto più agile e reattivo nonostante abbia impiegato qualche minuto per ritrovare le posizioni migliori da tenere in campo.
Tutti soddisfatti (a parte gli sconfitti ma non certo contro di me), partita arbitrata discretamente, neanche un cartellino il che, personalmente, è sintomo d'aver avuto di fronte squadre intelligenti ma di essere altresì riuscito a dosare la propria esperienza quando serviva senza necessariamente ricorrere alle sanzioni.
Insomma, un bel piacere, seppur faticoso in virtù degli orari non certo agevoli per chi si deve alzare alle sei il mattino dopo per andare a lavorare.
Ma fare l'arbitro vuol dire anche questo: fare qualche sacrificio per cercare di soddisfare al meglio questa che è e deve restare una divertente passione. Ho sempre pensato che il giorno che mi peserà davvero tutto ciò, appenderò le scarpette al chiodo ed il capitolo calcio "attivo" sarà chiuso per sempre.
Ma non certo oggi.

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